La MUNICIPàL - Discografica milano

^EDell'aria rarefatt^Ba nel sil^G#menzio di una st^Banza, del prof^C#mumo della nebbi^Ca e delle ^Eerbe di Prove^Bnza. Della dist^G#manza del tuo mond^Eo, le tue r^G#mughe e il mio cresc^Bendo, del rinc^C#morrersi a Mil^Cano cosa ci ^Eè rimasto d^Bentro?

Ma eri un '^Aaltra persona in via L^Becco uno che t^Eenevi per mano il no^C#mstro dest^Bino, e anche p^Aorta Venezia sap^Beva il futuro che sar^C#mesti pass^Cata, che sare^Esti camb^Biata.

E degli err^Eori da promiscuit^Bà che so già qu^G#manto poi mi coster^Bà, della mia m^C#musica di m^Cerda, la tua pa^Eura dei quaran^Bta, della disc^G#mografia che ca^Embia, e del tuo tr^G#mucco che non ba^Bsta, del tuo pret^C#mendere un fi^Cglia che cosa ^Ec'è rimasto a parte l'^Bansia?

Ma eri una ^Aaltra persona in via L^Becco uno, ti brill^Eavano gli occhi rifl^C#messi di ci^Belo, e trem^Aava il balcone del n^Bostro vicino, ma quanto avr^C#mei volute f^Cosse di quell'^Ealtro condomi^Bnio

Con le piastr^Aelle anni ‘70 in via Ross^Betti al quinto piano, perché pensavo a^C#m lei.^E.. perché pensavo ^C#ma me e a lei... ^AUoh ^G#mohh Quando pensavo ^C#ma lei.^B.. quando pensavo ^C#ma me e a lei. Uoh ^G#mohh

Ma eri un ^Aaltra persona in via L^Becco uno, mi mostr^Eavi la faccia di un ^C#maltra Mil^Bano, e anche p^Aorta Venezia sap^Beva che eravamo destìn^C#matì a fall^Cire, dei nem^Eici da evit^Bare e che sar^Aesti cambiata, sare^Csti passata.