Paolo Conte - Genova per noi

^FCon quella faccia un po' così Quell'espressi^Cone un po' così Che abbiamo n^F7oi prima di andare a G^Bbenov^Bbma E ogni v^Folta ci chiediamo Se quel p^Costo dove andiamo Non ci inghi^C7otte e non torniamo pi^Fù

^FEppur parenti siamo un po' Di quella g^Cente che c'è là Che, come n^F7oi, è forse un po' selv^Bbatic^Bbma - Ma la pa^Fura che ci fa Quel mare sc^Curo che si muove Anche di n^C7otte e non sta fermo m^Fai!

^FGenova, per noi ^FChe stiamo in fondo alla campagna ^FE abbiamo il sole in piazza rare volte Il resto è pioggia che ci b^C7agna - Genova, dic^Fevo,^F7 è un'idea come un'^Bbaltra ^{Bb7 F}Ah la la la ^C7la la l^Fa

^FQuella faccia un po' così Quell'espressi^Cone un po' così Che abbiamo n^F7oi mentre guardiamo G^Bbenova^Bbm Come ogni v^Folta l'annusiamo Circosp^Cetti ci muoviamo - Un po' rand^C7agi ci sentiamo n^Foi

^FMacaia, scimmia di luce e di follia ^FFoschia, pesci, Africa, sonno, naus^C7ea, fantas^Fia E int^Bbanto nell'ombra dei loro arm^Fadi Tengono l^C7ini e vecchie lav^Fande ^FLasciaci tornare ai nostri temporali Gen^C7ova, ai giorni tutti ugu^Fali

In un'imm^Dmobile campagna Con la pi^A7oggia che ci bagna E i gamber^Dmoni rossi sono un sogno E il s^G7ole il sole, il sole E un lampo giallo al parabr^C7ise Ma quella f^Faccia un po' così Quell'espressi^Cone un po' così Che abbiamo no^F7i che abbiamo visto G^Bbenova ^Bbm