Negrita - Leutanasia del fine settimana

Sc^Cende il mostro della sera, nell’arena nazionale ed^Am ognuno si connette, al suo sogno artificiale Un^Ca doccia profumata, segue guerra con lo specchio e ^Amla scarpa, quella giusta, per poi dare un po’ nell’occhio è ^Fgià il terzo aperitivo e sembra ancora una tisana pr^Ameludio all’agoni^Ga del fine sett^Cima^Amna.^{F Am}

E^Csce musica fetente, dalla porta di un locale e ^Amscosciate reginette, che si affannano ad entrare g^Cambe lunghe come aironi, trasparenti da digiuno af^Amfonderanno i tacchi a spillo, dentro i sogni di qualcuno è ^Funa notte di movida e folli desideri sparsi ch^Ame la vita è troppo breve,^G amor^Ce…per accontenta^Drs^Ai.^{B G}

Ra^Dgnatele di tubi al Neon, luci gialle a incandescenza so^Bmtto un cielo Rosso-Viola, che trasuda d’incoscienza c^D’è uno spacciatore nero, che alza più di una put*ana su^Bml suo marciapiede stretto, c’è una lunga fila indiana es^Gce un tipo allucinato, dalla Metropolitana lu^Bmi stanotte si è imbiancato ^Asì… con un^Da cerbottana N^Bmell’Eutanasia del^A fine set^Dtimana^C. ^{Am C Am}

Da^Cl terrazzo al terzo piano, c’è un’intrepida signora ch^Ame sta urlando “Io vi ammazzo”, credo almeno da mezz’ora v^Correi dirle che ha ragione, ma in fondo lei non può capire ch^Ame già questo, tutto questo, non è forse un po’ morire n^Fel delirio occidentale, per chi suona la campana È^Am l’eutanas^Gia del f^Cine settimana ^AmÈ l’eutana^Gsia del ^Cfine settimana^C. ^{Am C Am C Am C Am}