Max Gazzè - La leggenda di cristalda e pizzomunno

Tu c^Ghe ora non temi ^Cmignorane il canto Quel ^Gcoro ammaliante che ^Cmirrompe alla mente E per ^Gquanto mulini le ^Cmbraccia oramai Non potra^Gi far più nient^Cme.

^GMa se ti rilassi e^Cm abbandoni il tuo viso A un lu^Gnghissimo sonno o mi^Cmo Pizzomunno tu gu^Garda quell’onda ^Cmbeffarda che affonda Il^G tuo amore indife^Cmso.

^EmIo ti resterò per^D la vita fedele E se ^Gfossero pochi, anche ^Aaltri cent’anni! Così^C addolcirai gli ^Dinganni Delle tue sir^Gene…^{G7 C7 G}

^GCristalda era bella e^Cm lui da lontano ^GPoteva vederla ^Cmancora così Con la^G mano protesa E ^Cmforse una lacrima ^Gscesa nel ven^Cmto.

Fu ^Gsolo un momento poi ^Cmlui sparì al largo E ^Glei in casa cantando ^Cmneppure il sospetto Che i^Gntanto da sotto la ^Cmloro vendetta Ed il ^Gloro lament^Cmo!

Perc^Emhé poveretta già ^Davevano in cuore I ^Gmuscoli tesi del ^Abel pescatore E^C all’ennesimo suo r^Difiuto Un giorno fu puni^Gto! ^{G7 G}

Ma io ti aspette^Em7rò ^C9 Io ti aspet^Amterò Fosse anche per cent’anni as^Cpetterò Fos^C6se anche per cent’anni!

^GE allora dal mare sa^Cmlirono insieme Alle^G spiagge di Vieste mal^Cmvage sirene ^GQualcuno le ha viste ^Cmportare Nel fondo C^Gristalda in catene^Cm.

E ^Gquando le urla ra^Cmggiunsero il cielo, Lui im^Gpazzì davvero p^Cmrovando a salvarla p^Gerché più non c’era e ^Cmquell’ira accecante Lo fer^Gmò per sempre^Cm.

E ^Emcosì la gente lo ^Dammira da allora gig^Gante di bianco cal^Acare Che aspetta tut^Ctora il suo amore ra^Dpito E mai più torna^Gto! ^{G7 G}

Ma io ti aspette^Emrò F^Cosse anche per cent’anni aspe^Amtterò Fosse anche per cent’anni aspet^Cterò Fosse anche per cent’anni! ^{Am C Em D Am C} Io ti aspett^Emerò F^C9osse anche per cent’anni!

^GSi dice che adesso e ^Cmnon sia leggenda in^G un’alba d’agosto La ^Cmbella Cristalda r^Gisalga Dall’onda a^Cm vivere ancora una ^Gstoria stupenda^Cm. ^G