Lo Stato Sociale - Abbiamo vinto la guerra

^GAbbiamo vinto la guerra che ne^Danche ce ne eravamo accorti che^Am qualcuno ci dava per morti qualcun altro per dispe^Crsi

ma noi l’abbiamo vinta ^Gsenza scherzi. Anche se il min^Distro era impegnato con il jazz il presidente ^Amcon le belle donne e il suo maggiordomo coi ^Cversi

e i ca^Gttivi bastardi se ne sono andati che voleva^Dno spiegarsi e non ci siamo parlati che volevano t^Amraslocare e li abbiamo sistemati che volevano ^Cvolare e li abbiamo lanciati.

^GL’amore l’amore lieve e i campi^Doni iridati ma chissà se è ^Amvero il trambusto che si sente quando un paese inter^Co applaude con lo sfollagente

^Ge Federico se n’è andato via da solo Carlo ha ^Dposato per i fotografi nudo E ma^Amrio si presenta alle elezioni che vuoi? ^Cla vita è fatta di occasioni

^GMa tu balla leggera su quest^Do prato di carta mia ^Amvenere scalza per te l’in^Cchiostro è in offerta e i tuoi ^Gpiedi veloci hann^Do scritto cen^Amtinaia di roma^Cnzi già ^GBalla che chiunque u^Dn giorno ballerà guar^Amdando sotto i piedi legg^Cerà il tuo nome Libertà

^GAbbiamo vinto la guerra e non era^D mica facile ^Ame già che avanzavano cartucce siamo rimasti ^Cper vincere anche la pace

ma lei si è ^Garresa a tavolino e sic^Dcome che c’era il tavolino poi sono arrivate le bottiglie quelle le ^Amhanno portate gli amici del sindaca^Cto.

Il governo^G ha sacrificato le vergini per pagare il locale ^Dpoi a un certo punto il capo ha detto adesso facciamo finta che siete ^Amvoi a comandare Io faccio solo l’agu^Czzino

Ma che in^Gfamia finire la guerra e non avanzare vino ^D far fuori chi ha fame e poi non avere pane ^Am farsi concorrenza senza mai lavorare ^C e andare affanculo perché non si sa dove andare

^GMa tu balla leggera su quest^Do prato di carta mia ^Amvenere scalza per te l’in^Cchiostro è in offerta e i tuoi ^Gpiedi veloci hann^Do scritto cen^Amtinaia di roma^Cnzi già ^GBalla che chiunque u^Dn giorno ballerà guar^Amdando sotto i piedi legg^Cerà il tuo nome Libertà