La MUNICIPàL - Laccademia delle belle arti

ti ^Asei nascosta bene nell'accademia dietro Porta Rudiae nas^C#mcosta tra le sedie

^Gsembra ieri... ti nascondevi per non arrossire ^Etra le pieghe del tuo foulard palestinese ^Ae ridevi a quelle circostanze cosí strane che ^C#mmetton fuoco alle nostre vite clandestine e ^Gvengon fuori le ultime sgualcite mille lire la ^EMontessori, quante cose avrá da raccontare.

^Ce venne il tempo ^Ac

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he mi innamorai dello ^Ds

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guardo di un passante mentre gli ^Fa

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eroplani cadono per ^Cnoi e venne il tempo di a^Ab

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bandonare Freud e di ^Da

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ffrontar le mie crisi di ^Fp

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anico...

ti ho ri^Avista al forno Quarta, in una Lecce stanca e un po' borghese ^C#mle guance ancor più rosse i cani o l'erba da dimenticare e ^Ggiá sapevi

^Esoffocare il desiderio fisso di morire ^Asorridevi alle mie soluzioni alternative ^C#mo alle storie che non ho mai saputo raccontare ^Gscoprivamo di non avere nulla da evitare ^Eche evitare alla fine è un po come morire

^Ce venne il tempo ^Ac

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he mi innamorai di uno ^Ds

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guardo di un passante mentre gli ^Fa

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eroplani cadono per ^Cnoi e venne il tempo di ab^Ab

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andonare Freud e di ^Dt

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ogliere la testa di aver ^Fc

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ulo almeno siamo in ^Adue in ^Fd

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ue... almeno siamo in ^Cdue... in ^Fd

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ue...

siamo ^Fmpesci che non dormono che ^G#msussurrano in via Taranto siamo ^Fmquelli che ritardano quando ar^G#mrivano ripartono siamo ^Fmpesci che non dormono ma si ^G#mprendono per mano...