Ivan Graziani - Ehi padre eterno
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Ehi, Padre EtGerno, che sCtai nei grattaGcieli, restaci
puoi restare ancora un pEoco a casa Amtua
e Epoi lasciAmarmi alle Emie misAmerie
oh, Cio su questa Dterra ci sto Gbene. D
E ha un bel dire la geGnte C G
che questa vita fa scEmhifB7o Em
che è una Gporcheria, che ?G7? tutta un’imCmondizia
sarà cAmosì e questo è anchBme verEo
però non ho Amai gettato mio frA7atello nel paDttume.
Ehi, Padre EteGrno,C G
qui in basso non si sta poi mEmaleB7 Em
puoi vedeGre gli scimmioni dondolEare appesi ai rAmami
e più vEanno inAm alto,E su fra leAm foglie
più vanno iCn alto e più gliD vedi le veGrgogneD.
E hai visto quella ragGazza,C G
anzi quella bambEmina B7 Em
che a quattGordici anniG7, ne sa più di Cme
è meglio Amlei di tante finte BmsuoreE
che hanno fatto tAutto ma arrA7ivano vergini all’aDltare.
Ma io quella ragGazza, CPadre EteGrno,
io la voglio vicEmino B7 Em
e non la vGoglio lapiEdare nella fAmossa
lei ha fEatto il Amnido Equi nel mio cuAmore
e domCani voleDrà dove le Gpare. D
Ehi, Padre EtGerno, C G
io non sono niEmente B7 Em
un pGiccolo destG7ino in mezzo a tanta gCente
e se è Amcosì non ci facciamo gBmuerraE
a Amte lascio i grattacieli e a Cme questa tGerra.
F C Bbdim G D9 G9