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Ehi, Padre EtGerno, che sCtai nei grattaGcieli, restaci puoi restare ancora un pEoco a casa Amtua e Epoi lasciAmarmi alle Emie misAmerie oh, Cio su questa Dterra ci sto Gbene. D E ha un bel dire la geGnte C G che questa vita fa scEmhifB7o Em che è una Gporcheria, che ?G7? tutta un’imCmondizia sarà cAmosì e questo è anchBme verEo però non ho Amai gettato mio frA7atello nel paDttume. Ehi, Padre EteGrno,C G qui in basso non si sta poi mEmaleB7 Em puoi vedeGre gli scimmioni dondolEare appesi ai rAmami e più vEanno inAm alto,E su fra leAm foglie più vanno iCn alto e più gliD vedi le veGrgogneD. E hai visto quella ragGazza,C G anzi quella bambEmina B7 Em che a quattGordici anniG7, ne sa più di Cme è meglio Amlei di tante finte BmsuoreE che hanno fatto tAutto ma arrA7ivano vergini all’aDltare. Ma io quella ragGazza, CPadre EteGrno, io la voglio vicEmino B7 Em e non la vGoglio lapiEdare nella fAmossa lei ha fEatto il Amnido Equi nel mio cuAmore e domCani voleDrà dove le Gpare. D Ehi, Padre EtGerno, C G io non sono niEmente B7 Em un pGiccolo destG7ino in mezzo a tanta gCente e se è Amcosì non ci facciamo gBmuerraE a Amte lascio i grattacieli e a Cme questa tGerra. F C Bbdim G D9 G9