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[Verse 1]
E guardo fDuori dalla finestra e vedo quel mCuro solito che tu sGai C G Sigaretta o pDenna nella mia destra, simboli frCivoli che non hai amato mGai; C G Quello che ho Bmaddosso non ti è mai piaciuto, racconto e dCico e ti sembro muto Fumare e scrGivere ti suona strano, meglio le mAani di un artigiano E cGancellarmi è tCutto quel che fDai; Ma io sono fGiero del mio sDognare, di questo Emeterno mio incespicCare E rido in fGaccia a quello che cDerchi e che mai avrGai!
C C C C G C G [Verse 2]
Non sai che ci vuole sDcienza, ci vuol costanza, ad invecchiCare senza maturitGà C G Ma maturo o mDeno io ne ho abbastanza della complCessa tua semplicitGà C G Ma poi chi ha Bmdetto che tu abbia ragione, coi tuoi "also sprCach" di maturazione O è un' Gillusione pronta per l'uso da eterna vAittima di un sopruso AbGuso d' un mondo Cchiuso e fatDalità; Ognuno Gvada dove vuole Dandare, ognuno Eminvecchi come gli Cpare Ma non Graccontare a mDe che cos'è la libertGà!
C C C C G C G [Verse 3]
La liberDtà delle tue pozioni, di Cyoga, di erbe, psiche e di omeopatGia C G Di manuDali contro le frustrazioni, le inibizCioni che provavi quì a casa miGa C G La noia dBmata da uno non pratico, che non ha il pColso di un matematico Che coi mGotori non ci sa fare e che non sa nAeanche guidare Un tipo pGerso dietro le nCuvole e la poDesia Ma ora scomGmetto che vorrai pDrovare quel che con Emme non volevi faCre: Fare l' amGore, tirare tardDi o la fantasiGa!
C C C C G C G [Verse 4]
La fantaDsia può portare male se non Csi conosce bene come domGarla C G Ma costa Dpoco, val quel che vale, e nessCuno ti può più impedire di adoperGarla;C G Io, se BmDio vuole, non son tuo padre, non ho nCemmeno le palle quadre Tu hai la fGantasia delle idee contorte, vai cAon la mente e le gambe corte Poi Gavrai sempre il Cmomento giusto per sistDemarla: Le vie del mGondo ti sono apeDrte, tanto hai le sEmpalle sempre copCerte Ed avrai sGempre le scuse bDuone per rifiutGarla!
C C C C G C G [Verse 5]
Per rifDiutare sei stata un genio, sprecCando il tempo a rifiutare mGe C G Ma non Dc'è un alibi, non c'è un rimedio, se gCuardo bene no, non c'è un perchGè; C G Nata Bmdi marzo, nata balzana, casta che sCogna d' esser puttana Quando sei dGentro vuoi esser fuori cercando semApre i passati amori Ed hai annGullato tCutti fuori che Dte Ma io qui ti inchGiodo a quei tuoi pensDieri, quei quattro stEmracci in cui hai buttato l' Cieri Persa a ceGrcar per sempre qDuello che non c'Emè Io qui ti inchGiodo a quei tuoi pensiDeri, quei quattro strEmacci in cui hai buttato l' Cieri Persa a ceGrcar per sempre qDuello che non c'Emè Io qui ti inchGiodo a quei tuoi pensiDeri, quei quattro strEmacci in cui hai buttato l' Cieri Persa a ceGrcar per sempre qDuello che non c'Gè...