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Tuning: E A D G B E
[Verse 1]
DGenova, schiacciata sul mare, sembra cercare resA4piro al largo, verso l'orizAzonte. GGenova, repubblicana di cuA7ore, vento di sDale,anima forte. D7Genova che si perde in centro nei labirGintici vecchi carrGmugi, parole antiche e nuDove sparate a cE7olpi come da archibA4ugi. A
[Verse 2]
DGenova, quella giornata di luglio, un caldo tA4orrido d'Africa nAera. GSfera di sole a piA7ombo, rombo di gDente, tesa atmosfera. D7Nera o blu l'uniforme, precisi gli Gordini, sudore e rGmabbia; facce e scudi da OplDiti, l'odio di dE7entro come una scabA4bia.A
[Verse 3]
MGa poco più lontDano, un pensionF#ato ed un vecchio caneBm guardGavano un AaeroplDano che lE7ento andA4ava macchiando il mare;A Guna voce spezzDava l'urlare estF#atico dei bambiniBm pGanni distAesi al sDole, come una bE7effa, dentrA4o ai giardini.A
[Verse 4]
UscDir di casa a vent'anni è quasi un obbligA4o, quasi un dovere,A piacGere d'incontri a grA7appoli, ideali identDici, essere e avere, la grD7ande folla chiama, canti e colGori, grida ed avGmanza, sfida il sole implacDabile, quasi incredE7ibile passo di dA4anza. A
[Verse 5]
GDenova chiusa da sbarre, Genova sA4offre come in prAigione GGenova marcata a vA7ista attende un sDoffio di liberazione. DD7entro gli uffici uomini freddi discGutono la strategGmia e uomini caldi esplDodono un colpo sE7ecco, morte e follA4ia. A
[Verse 6]
Si rGompe il tempo e l'Dattimo, per un istF#ante, resta sospeso,Bm appGeso al bAuio e al niDente, poi l'assE7urdo vA4ideo ritorna acceso; A mGarionette si muDovono, cercando F#alibi per quelle vBmite dissGipatAe e dispeDrse nell'aspro odE7ore della cordA4ite.A
[Verse 7]
GDenova non sa ancora niente, lenta agonA4izza, fuoco e rumore, A mGa come quella vA7ita giovane spDenta, Genova muore. Per quD7anti giorni l'odio colpirà ancGora a mani pieneGm. Genova risponde al pDorto con l'urlo E7alto delle sirA4ene A
[Verse 8]
PDoi tutto ricomincia come ogni giA4orno e chi ha la ragione, A dGico nobili uominiA7, danno implacDabile giustificazione, cD7ome ci fosse un modo, uno soltGanto, per riportGmare una vita troncData, tutta una vE7ita da immaginA4are. A
[Verse 9]
GGenova non ha scordDato perché è diffF#icile dimenticare,Bm c'è trGaffico, mAare e accDento danzE7ante e vA4icoli da camminare. A LGa Lanterna impassDibile guarda da sF#ecoli gli scogli e l'onda.Bm RGitorna cAome sDemprE7e, quasi normA4ale, piazza Alimonda.A
[Outro]
ELa «salvia splèndens» luccica, copre un'aiuolaB triangolare, viAaggia il traffico solitoB7 scorrendo rEapido e regolare. Dal bE7ar caffè e grappiniA, verde un'edAmicola vende la vita. RAmesta, amara e indelEebile, rAmesta, amG#ara e indelC#mebile, rAmesta, amara e indelEebile, la trBaccia Eaperta di Auna fEerita...