Francesco Guccini - Asia

Fra i ^Dmfiori tropicali, fra ^Cgrida di dolcezza, la ^Bblenta, lieve ^Abrezza scivo^Dmlava e ^Dmpiano poi portava, fi^Cschiando fra la rete, l' o^Bbdore delle ^Asete e della ^Dmspezia.

Le^Fone di Ve^Dmnezia, Leone di San ^CMarco, ^Gl' arma cristiana è al varco dell' O^Driente: ai ^Fporti di po^Dmnente il mare ti ha por^Ctato i ^Gcarichi di avorio e di broc^Dcato.^Dm

Le ^Dmvesti dei mercanti tra^Csudano di ori, te^Bbsori immani ^Aportano le ^Dmstive; si a^Dmffacciano alle rive le colo^Crate vele, fra^Bbgranti di ga^Arofano e di ^Dmpepe.

Tra^Fsudano le ^Dmschiene schiantate dal la^Cvoro, ^Gson per la terra mirra, l' oro e in^Dcenso. ^FSembra che sia nel ^Dmvento su fra la palma ^Csomma il ^Ggrido del sudore e della ^Dgomma.^Dm

E l' ^DmAsia par che dorma, ma ^Csta sospesa in aria l' i^Bbmmensa, mille^Anaria sua cul^Dmtura: i ^Dmbianchi e la natura non ^Cpossono schiacciare i ^BbBuddha, i Chela, gli ^Auomini ed il ^Dmmare.

Le^Fone di San ^DmMarco, leone del pro^Cfeta, ad ^Gest di Creta corre il tuo van^Dgelo; si ^Fstaglia contro il ^Dmcielo il tuo simbolo ^Cstrano: la ^Gspada e non il libro hai nella ^Dmano^Dm.

^DmTerra di meraviglie, ^Cterra di grazie e mali, di ^Bbmitici ani^Amali da be^Dmstiari; s' a^Dmrriva dai santuari, ^Cfin sopra all' alta plancia, il ^Bbfumo della ^Agangia e dell'in^Dmcenso.

E ^Fquel profumo in^Dmtenso è rotta di ga^Cbbiani, ^Gsegno di vani simboli di^Dvini e gli ^Fuccelli ma^Dmrini additano col ^Cvolo la ^Gstrada del Katai per Marco ^DPolo.