Francesco de Gregori - Signora aquilone
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Tuning: G C E A
[Intro]
D
[Verse 1]
C'Dera una donna, l'Gunica che ho avuto,
AvDeva i seni piccoli e il cuAore muto,
Nè in ciDelo nè in terra una cGasa possedeva,
Sotto un Dalbero verde dolcemAente viveva,
Sotto un Dalbero vAerde dolcemDentAe vivDeva.
[Verse 2]
LegDato ai suoi fianchi con un fGilo d'argento,
Un vDecchio aquilone la portAava nel vento
E lDei lo seguiva senza fGare domande
Perchè il vDento era amico e il ciAelo era grande,
Perchè il vDento era amAico ed il ciDe-lAo era gDrande.
[Verse 3]
Io le dDissi ridendo "Ma SigGnora Aquilone
Non le sDembra un po' idiota questa sAua occupazione?".
Lei mi prDese la mano e mi dGisse "Chissà,
Forse in fDondo a quel filo c'è la mia libertAà,
Forse in fDondo a quel fAilo c'è la mDi-Aa libertDà".
[Verse 4]
E cosDì me ne andai che ero un pGoco più saggio
Con tre sDoldi di dubbio e dAue di coraggio
E incontrDai un ubriacone travestGito da santo
Che ogni sDera si ubriacava bevAendo il proprio pianto,
Che ogni sDera si ubriacava bevAen-dDo il prAoprio piDanto.
[Verse 5]
E mi fDeci vicino e gli chiGesi perdono
Ma volDevo sapere se il suo piAanto era buono.
Lui mi dDisse "Fratello, è antGico come Dio,
Ma è più dDolce del vino perchAè l'ho fatto io,
Ma è più dDolce del vAino perchDè-Aé l'ho fatto Dio". D
[Instrumental]
|D |G |D |A |D |G |D |A |D A |
|D A |A D |D |
[Verse 6]
E prDima che le stelle diventGassero lacrime
E prDima che le lacrime diventAassero stelle
Ho scrDitto canzoni per tGutti i dolori
E fDorse questa qui non è dAelle migliori,
E fDorse questa quAi non Dè dellAe migliDori.