Francesco de Gregori - Due zingari
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Tuning: E A D G B E
Ecco staD7+sera mi piace così
con queste sBm7telle appiccicate al cielo
la lama del colF#m7tello nascosta nello stivale
e il tuo sorA4riso tDntadue perle
così disse il raD7+gazzo nella mia vita non ho mai Bm7avuto Fme
e non ricF#m7ordo sete di acqua o di vino
ho sempre corso A4libero, felice coAme un cane.
Tra la camEpagna e la periferia e chissà daB7 dove venivano i miei
dalla SicDilia o dall'Ungheria
avevano A4occhi veloci come ilA vento leggevano lEa mDusiEca
leggevano la mDusicEa nel firAmamentoA7+ A6 A G G4 G7
DoRispose la ragazza ho tDdici anni
GtDntadue perle nellaG7 notte
Fae se potessi ti sposessi per avere dei Dofigli
con le scarpe rotte
girerebbero Gquesta ed altre città
G7questa ed altre città a costruire Dogiostre e a vagabondare
ma adesso è tAardi anche per chiaccherare.A7
E due ziD7+ngari stavano appoggBm7iati alla notte
forse mF#mano nella mano e si tenA4evano negli occhi
aspettavano il sD7+ole del giorno dopo
senza guardare nBm7iente
sull'autostF#m7rada accanto al campo
le macchine pA4assano velocemAente
e gli autotrEeni mangiano chilometri
sicuramB7ente vanno molto lontano
gli autisti si fDermano e poi ripartono
dicono c'è nAebbia, bisogna andare piano
si lasciano dEietDro,E si lasciano dBietro un Esogno metroApolitano.