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# by Maurizio Codogno (mau@beatles.cselt.stet.it) Title: Un giudice Subtitle: Fabrizio De Andr'
DmCosa vuol dire Gmavere un metro e A7mezzo di staDmtura, ve lo rivelan gli Gmocchi e le batC7tute della Fgente, e la curiosiGmt' di una raA7gazza irriveBbrente, che vi avvicina Gmsolo per un suo C7dubbio impertiFnente: vuole scoprir se ' Gmvero quanto si A7dice intorno ai Bbnani, che siano i pi' forGmniti della virC7t' meno appaFrente, Gmfra tutte le virDmt' la pi' indeA7cenDmte.
Passano gli anni, i Gmmesi, e se li A7conti anche i miDmnuti, ' triste ritrovarsi aGmdulti senza C7essere crescFiuti, la maldicenza inGmsiste, batte la A7lingua sul tamBbburo, fino a dire che un Gmnano ' una caC7rogna di siFcuro, Gmperch' ha il cuore Dmtroppo, troppo viA7cino al buco del Dmculo.
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami e diventai procuratore, per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale: giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispens' dal buonumore a chi alla sbarra in piedi diceva "Vostro Onore" e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di Dio.