Fabrizio de André - Un guidice
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# by Maurizio Codogno (mau@beatles.cselt.stet.it)
Title: Un giudice
Subtitle: Fabrizio De Andr'
DmCosa vuol dire Gmavere un metro e A7mezzo di staDmtura,
ve lo rivelan gli Gmocchi e le batC7tute della Fgente,
e la curiosiGmt' di una raA7gazza irriveBbrente,
che vi avvicina Gmsolo per un suo C7dubbio impertiFnente:
vuole scoprir se ' Gmvero quanto si A7dice intorno ai Bbnani,
che siano i pi' forGmniti della virC7t' meno appaFrente,
Gmfra tutte le virDmt' la pi' indeA7cenDmte.
Passano gli anni, i Gmmesi, e se li A7conti anche i miDmnuti,
' triste ritrovarsi aGmdulti senza C7essere crescFiuti,
la maldicenza inGmsiste, batte la A7lingua sul tamBbburo,
fino a dire che un Gmnano ' una caC7rogna di siFcuro,
Gmperch' ha il cuore Dmtroppo, troppo viA7cino al buco del Dmculo.
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami e diventai procuratore,
per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale
porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale:
giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura non dispens' dal buonumore
a chi alla sbarra in piedi diceva "Vostro Onore"
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi nell'ora dell'addio,
non conoscendo affatto la statura di Dio.