Fabrizio de André - Smisurata preghiera

^CAlta sui naufragi dai belvedere delle torri ^C9china e distante sugli elementi del disastro dalle ^Ccose che accadono al disopra delle parole celebra^Ctive del null^C9a lungo u^F7+n facile vento di sazie^C9tà di impun^Cità Sullo ^C9scandalo metallico di armi in uso e in disuso a gui^Cdare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite bat^C9taglie al c^F7+alar della sera la maggio^A4ranza sta la maggi^Goran^Cza sta

reci^Fm7tando un rosario di ambizioni meschine ^Amdi millenarie paure di inesauribili astuzie ^Fm7Coltivando tranquilla l'orribile vari^Ab7età delle proprie su^Gperbie la maggioranz^Cma s^Bbta ^Cmcome una mala^F9tti^Cma ^{Bb Cm} come una^F sf^Cmort^Bbuna ^Cmcome un'anest^F9esi^Cma ^{Bb Cm} come un'abi^Ftud^C9ine

per chi ^Dviaggia in direzione ostinata e contraria col suo ^D9marchio speciale di speciale disperazione e tra il ^Dvomito dei respinti muove gli ultimi passi ^D9per consegnare alla morte una^G7+ goccia di splendore di umani^Bmtà di^A ve^Drità per chi ad ^D9Akaba curò la lebbra con uno scettro posticcio e semi^Dnò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di f^D9igli con improbabili nomi di ^G7+cantanti di tango in un vasto pro^Bmgramma di ^Aeter^Dnità

^Gm7ricorda Signore questi servi disobbedienti ^Bmalle leggi del branco,^Gm non dimenticare il loro volto che dopo tanto sban^Bb7dare è appena gi^A7usto che la fortuna li a^Dmiut^C9i ^Dmcome una^G svis^Dmta ^{C Dm} come un^G'a^Dmnom^Calia ^Dmcome una dist^Grazio^Dmne ^{C Dm} come^G u^Emn d^Dovere