Fabrizio de André - Inverno
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Sale la CnebbiaEm sui pratAmi bianchGi
come un FcipresGso nei caCmposanti
un campaE7nile che non sembraAm veroG
segna il conFfiE7ne fra la terra e ilAm cielo.
GMa tu chCe vaEmi, ma tuAm rimGani
vedrai la FneveG se ne andr?C? Cmani
rifiorirE7anno le gioie paAmssatGe
col vento FcalE7C di un'altra Amestate.
GAnche lCa luEmce sembrAma moGrire
nell'ombra inFcerGta di un dCivenire
Cve anche l'aE7lba diventa AmseraG
e i volti FsembraE7no teschi dAmi cera.
GMa tu chCe vaEmi, ma tuAm rimGani
anche la FnevGe morir?C? Cmani
l'amore E7ancora ci passerÃ?Am? viGcino
nella stagFionE7e del biancAmospino.
GLa terrCa stEmanca sottoAm la Gneve
Crme il silFenziGo di un sonnCo greve
l'inverno racE7coglie la sua FAmticaG
di mille FsecE7oli, da un'albAma antica.
GMa tu chCe stEmai, percAmhÃ?G? rimani?
Un altro inFverGno torner?C? Cmani
cadrà altE7ra neve a conGare Ami caGmpi
cadrà altFra E7neve sui Amcamposanti.