Fabrizio de André - Il fannullone

^CSenza pret^Gesa di vol^Amer straf^Emare ^Fio dormo al ^Cgiorno quatt^G7ordici ^Core, anche per q^Guesto nel ^Ammio rio^Emne ^Fgodo la f^Cama di f^G7annull^Cone. ^FMa non si s^Cdegni ^G7la brava g^Cente ^G7se nella ^Cvita non ^G7riesco a far ^Cniente.^Cm

Tu vaghi p^Cm7er le s^Ftrade ^Fmquasi t^Cmutta la n^Fmotte so^Ebgnando mille f^Abavole di ^Fmgloria e di vend^Gette. Racc^Cmonti l^Cm7e tue s^Ftorie a p^Fmochi u^Cmomini ormai s^Fmtanchi che r^Ebidono fiss^Abandoti con ^G7vuoti sguardi b^Cmianchi. Tu reciti una ^Fm6parte fastid^Cmiosa alla g^Dbente facendo della ^Cmvita una com^G7media divert^Cmente.

^C“Ho anche prov^Gato a l^Amavor^Emare, ^Fsenza risp^Carmio mi ^G7diedi da f^Care ma il sol risult^Gato dell'e^Amsperi^Emmento ^Ffu della ^Cfame un t^G7ragico au^Cmento. ^FNon si ris^Centa la ^G7gente per b^Cene ^G7se non mi a^Cdatto a port^G7ar le cat^Cene.^Cm”

Ti dieder^Cm7o la^Fvoro i^Fmn un g^Cmrande ristor^Fmante a la^Ebvare gli a^Abvanzi della ^Fmgente ele^Ggante. Ma ^Cmtu di^Cm7cevi “il c^Fielo è ^Fmla mia ^Cmunica fort^Fmuna e ^Ebl'acqua dei p^Abiatti non ris^G7pecchia la l^Cmuna”. Tornasti a cantar ^Fm6storie lungo ^Cmstrade di ^Dbnotte, sfidando il buon u^Cmmore delle ^G7tue scarpe r^Cmotte.

^C“Non sono ^Gpoi quel ca^Amgnaccio mal^Emvagio s^Fenza mo^Crale strac^G7cione e ran^Cdagio che si accont^Genta di un ^Amosso bu^Emcato c^Fon affett^Cuoso di^G7sprezzo gett^Cato. ^FAl fannul^Clone sa b^G7attere il c^Cuore il c^G7ane rand^Cagio ha trov^G7ato il suo a^Cmore. ^Cm

Pensasti ^Cm7al matri^Fmonio ^Fmcome al giro ^Cmdi una d^Fmanza, a^Ebmasti la tua ^Abdonna come un ^Fmgiorno di va^Gcanza. Hai p^Cmreso ^Cm7la tua c^Fasa p^Fmer rif^Cmugio alla tua fi^Fmacca, per ^Ebun attaccap^Abanni a cui ap^G7pendere la g^Cmiacca, E la tua dolce ^Fm6sposa consol^Cmò la sua tri^Dbstezza cercando tra la ^Cmgente chi le of^G7frisse tener^Cmezza.

^CÈ andata v^Gia senza f^Amare rum^Emore, ^Fforse cant^Cando una s^G7toria d'a^Cmore. La raccont^Gava ad un ^Ammondo ormai s^Emtanco c^Fhe cammin^Cava di^G7stratto al suo f^Cianco. L^Cei torner^Gà in una n^Amotte d'es^Emtate, l'^Fapplaudir^Canno le s^G7telle incant^Cate, rischiarer^Ganno dal^Aml'alto i lamp^Emioni l^Fa strana d^Canza di ^G7due fannull^Coni. L^Fa luna a^Cvrà dell'ar^G7gento il col^Core s^G7opra la s^Cchiena dei ^G7gatti in a^Cmore. ^{G7 C}