Fabrizio de André - Cantico dei drogati

^AmHo licenziato D^Cio ^Ggettato via un a^Emore ^Amper costruirmi il v^Cuoto ^Gnell'anima e nel c^Euore.

^DmLe parole che dico ^Cnon han più forma nè accento ^Fsi trasformano i suoni ^Dmin un sordo lam^Eento.

^CMentre fra gli altri n^Gudi ^Amio striscio verso un f^Euoco ^Cche illumina i fant^Gasmi ^Fdi questo osceno gi^Euoco.

^AmCome po^Am7trò ^Fdire a mia m^Amadr^Dm7e ch^Ee ho pau^Amra? ^{E4 E7} [Verse] ^AmChi mi riparler^Cà ^Gdi domani lumin^Eosi ^Amdove i muti canter^Canno ^Ge taceranno i no^Eiosi.

^DmQuando riascolterò ^Cil vento tra le foglie ^Fsussurrare i silenzi ^Dmche la sera racc^Eoglie.

^CIo che non vedo ^Gpiù ^Amche folletti di v^Eetro ^Cche mi spiano dav^Ganti ^Fche mi ridono di^Eetro.

^AmCome po^Am7trò ^Fdire a mia m^Amadr^Dm7e ch^Ee ho pau^Amra? ^{E4 E7} [Verse] ^AmPerché non hanno f^Catto ^Gdelle grandi pattu^Emiere ^Amper i giorni giа us^Cati ^Gper queste ed altre s^Eere.

^DmE chi, chi sarа mai ^Cil buttafuori del sole ^Fchi lo spinge ogni giorno ^Dmsulla scena alle prime ^Eore.

^CE soprattutto c^Ghi ^Ame perché mi ha messo al m^Eondo ^Cdove vivo la mia m^Gorte ^Fcon un anticipo tre^Emendo?

^AmCome po^Am7trò ^Fdire a mia m^Amadr^Dm7e ch^Ee ho pau^Amra? ^{E4 E7} [Verse] ^AmQuando scadrà l'affi^Ctto ^Gdi questo corpo i^Ediota ^Amallora avrт il mio pr^Cemio ^Gcome una buona no^Eta.

^DmMi citeran di monito ^Ca chi crede sia bello ^Fgiocherellare a palla ^Dmcon il proprio cerv^Eello.

^CCercando di lancia^Grlo ^Amoltre il confine stabil^Eito ^Cche qualcuno ha tracci^Gato ^Fai bordi dell'infin^Eito.

^AmCome po^Am7trò ^Fdire a mia m^Amadr^Dm7e ch^Ee ho pau^Amra? ^{E4 E7 Dm}Tu che m'ascolti ins^Amegnami ^Dmun alfabeto che ^Amsia ^Dm6differente da qu^Amello ^Edella mia vigliacche^Amria.