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E coCsì la seconda storia che vi voglio racG7contare, è Gquella del pastore SerCafino. Al mondo antiFco, chiuso nel suo cuEmore, la gente del duemFila ormai non crede Gpiù!
Con le pecGore e un cane fedelCe, tre amiciG sempre pronCti, nei paGscoli sui mConti, a una sGpanna dal "regno dCei cieli" vivG7eva felice coCsì.
Oh SerafiGno... difendi, difendi, la tua G7libertÃC . La libertà ! CQuel giovane pastore piaceva alle ragG7azze perch?G? negli occhi aveva lâ€?C?avventura. E quando prFese in pugno la forEmtuna e un gruzzolo di sFoldi per caso erediGtò.
si Cfece una grande festa da fare girar la tG7esta, scoppiarono i mortaretti, si fecero dei bancChetti. Per tutti ci fu un sorriso, che giorni di paradiG7so per il pGastore ricco SerafiCno.
RegalÃG² qualche cosa agli aCmici, che gGioia nel pCaese, per queGlle pazze speCse. Uno sciGalle una radio un coltCello, e una mG7acchina rossa per Cse.
Oh SerafGino... le donne, le donne, ti dicoG7no di s?C?¬. Beato te! "Tiero, tiero, tiero, tiero,G tierà , tierà , tierà ". Lui spinge la macchina che in un buG7rrone vaC. E scoppierà !
CDopo i giorni dell'allegria amaro resta il vG7ino, si troGva in tribunale SerafiCno. I suoi nemFici per prendere i suoi sEmoldi lo fan passar per mFatto e lui che cosa fGa? Si riprGende le pecore e il cCane, gli amGici sempre pCronti, e toGrna là suiC monti, nella caGsa più grande deCl mondo, che G7soffitto e pareti nCon ha.
Oh SerafiGno... difendi, difendi, la tuaG7 libertÃC . La libertà !
Ti voglio bFene pastore SerafiCno. Un uGomo con il cuG7ore da bamCbino. E libCero come l'aGria puriG7ssima del mattCino, per vivere là suGi monti, rG7itorna SeCrafino