Giovanni Truppi - Hai messo in cinta una scema

^APoteva capitare a te, come poteva non capitare a te. Poteva succedere prima, poteva succedere dopo, poteva succedere mai.

^EEd è finita cos^Aì, ^Dhai messo in c^Einta una ^Ascema. ^DE' andata ^Eproprio ^Acosì, sì, ^Dhai messo in c^Einta una ^Ascema.

^DSi, è v^Eero, è car^Aina, non puzza, è educ^Eata, è br^Aava in cucina, ma un amico non m^Dente, ed io ^Bbme lo ric^Aordo che dal ^Bbprimo mom^Aento che ^Bbti ci ved^Aevi ^Ddicevi ^A"mah, non ho molto da fare in questo periodo, ^Dmi sto vedendo con ^Euna, un po' ^Ascema."

^DE dai non ^Efare cos^Aì, ^Dnon dire ^Eche non è ^Ascema. ^DTi fa meglio accettare da ^Esubito la realtà ^Anon sei nè il primo, nè l'ultimo e nessuno ci è morto mai. ^DE' solo che la tua vita è per s^Eempre e indissolubilmente legata a quella di una ^Ascema.

^DSi, è ^Evero, è car^Aina, ti ascolta, non r^Eompe, ti fa sentire import^Aante, a letto va bene s^Dempre, ed eff^Bbettivam^Aente è proprio c^Bbome tuo p^Aadre ^Bbti consigli^Aava di tr^Bbovarti ^Auna ^E un po' ^Ascema.

^DMa vedi che magari^E è meglio co^Asì ^Dsulla lunga dist^Eanza magari vince il rapporto con una sc^Aema. ^DChe poi che vuol dire che uno è ^Escemo o non è scemo? è proprio una cosa presunt^Auosa, su questo ti do ragione. Chi lo stabilisce? ^DDa che cosa dipende? ^E

^AMa un amico non m^Dente ed io ^Bbme lo ric^Aordo che dal ^Bbprimo mom^Aento che ^Bbti ci ved^Aevi eri ^Bbtu che dic^Aevi ^{E A}che era scema.