Enzo Jannacci - Il dritto

Fe^Gmsta, nella casa popo^Cmlare al tre, Pa^Dste, vino in fresco come al ta^Gmbarin.

Gi^A#ra, gira, gira il girad^Ebischi e va, So^C7lo appoggiato in fondo al m^F7uro sta, zi^D7tto sta.

Il d^Gritto non sapeva ballar, non sapeva parlar, gua^D7rdava. Il dritto non sapeva ballar, non sapeva parlar, fin^Ggeva. Di^Cceva lui di odiare l'a^E7more, e scoppiava il suo cu^A7ore. Ma la ^D7vita lui ^Gno, La v^Emita, sì, la ^A7vita lui, lui ^D7la prende co^Gsì. La ^Emvita, sì, la v^A7ita lui, lui ^D7la prende co^Gsì.

Nu^Gmbi, son petardi di cart^Cmone, là, La^Dmpi, e la casa sembra un vari^Gmetà. Su^A#da, ma la fronte non si asc^Ebiuga mai, G^C7ira, gira gira il girad^F7ischi e va, ma do^D7ve va?

Il d^Gritto, lui si mise a ballar, lui si mise a parlar da^D7 solo. Il dritto, seguitava a girar, continuava a gridar: "perd^Gono". Gr^Cidava di volere l'^E7amore, ma finì contro il^A7 muro e la ^D7vita per ^Glui La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì, La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì, La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì.

Il d^Gritto non sapeva ballar, non sapeva parlar, gua^D7rdava. Il dritto non sapeva ballar, non sapeva parlar, fin^Ggeva. Gr^Cidava lui di odire l'a^E7more, ma finì contro il m^A7uro e la v^D7ita f^Ginì La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì, La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì, La^Em vita, sì, la vi^A7ta lui, lui ^D7la finì co^Gsì.