Diodato - Alveari

Dio, quanta vita ^Ascorre In questo masso di ce^F#mmento In questo strato i^Dmmobile di cose Tra le finestre e il ^Ecentro Di queste case che ^Asembrano alveari Sotto un cielo di ^F#mpiombo e d'argento A ricordarci che ^Dtutto questo Non potrà mai appartenere all’uni^Everso

È tutto così ^Afolle Questo continuo rin^F#mcorrere il vento Cercando di fer^Dmare L'orgasmo labile di un ^Eappagamento Fino a farsi ^Aprendere per stanchezza Fino a rinun^F#mciare a ogni bellezza Fino ad acconten^Dtarsi, raccontarsi una bugia Per tene^Erezza

E poi cadere un ^Agiorno Cadere un giorno e ricordarsi che È tutto così ^F#mfragile, un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è i^Dmaj7nutile, cadere non è inutile Cadere è ritro^Evarsi, ricordarsi di nuovo Dell'essenziale invisibile

E adesso guarda che ^Acosa succede Fuori da questo ^F#msputo di strada Fuori da questo ^Dmondo perfetto Che esiste solo se ignori Che esiste ^Etutto il resto Che fuori c’è la ^Dmaj7guerra Non te ne accorgi ^Epiù Che sei anche tu un sol^Dmaj7dato Che spari pure ^Etu

Per poi cadere un ^Agiorno Cadere un giorno e ricordarsi che È tutto così ^F#mfragile, un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è i^Dmaj7nutile, cadere non è inutile Cadere è ritro^Evarsi, ricordarsi di nuovo Dell'essenziale invisibile Dell'essenziale invi^Asibile ^{F#m Dmaj7 E}

Ma io che parlo a ^Dmaj7fare? Che sono come te Che fingo di ca^F#mpire E poi non so capire Io che parlo a ^Efare? Che proprio come te Mi perdo in questo ^Dmaj7niente Chiuso in un alveare

Per poi cadere un ^Agiorno Cadere un giorno e ricordarsi che È tutto così ^F#mfragile, un equilibrio facile da perdere Ma cadere non è i^Dmaj7nutile, cadere non è inutile Cadere è ritro^Evarsi, ricordarsi di nuovo Dell'essenziale invisibile Dell'essenziale invi^Asibile ^{F#m Dmaj7 E A}